La magia della Sunday League
Un corto realizzato da SoccerBible ci mostra il fantastico mondo del calcio amatoriale inglese
16 Dicembre 2016
Hackney Marshes è un parco a Homerton, nel nord di Londra. Sarà sicuramente rinomato per la tranquillità e gli scoiattoli, ma più di ogni altra cosa è famoso per essere uno dei palcoscenici più affascinanti della Sunday League. Nel caso vi steste chiedendo di cosa si tratti, vi facciamo un breve sunto. La Sunday League comprende tutte quelle leghe non professionistiche che giocano alla domenica - sì, esattamente quelli della “partitella della domenica” - in contrapposizione al classico sabato della Premier League. È anche chiamata Pub League, per via delle tante squadre amatoriali che prendono il nome dai propri locali preferiti, dove i gruppi di amici si riuniscono per bersi una birra e guardare le partite in televisione.
Una di queste è il Gun FC, nome mutuato da un pub del North London a poche miglia di distanza da Hackney Marshes. La loro storia è stata raccontata in un corto girato da SoccerBible in collaborazione con Puma, una testimonianza davvero bella di quello che significa giocare nella Sunday League. Parliamo infatti di un giorno, la domenica, in cui i protagonisti di questa lega amatoriale sono soliti riposare dopo una settimana di lavoro, che si tratti di design o di idraulica. E invece si mettono la sveglia presto, affrontando le basse temperature dell’inverno inglese per tirare due calci a un pallone in compagnia.
Perché Hackney Marshes è ben più che un campo di calcio, è una vera e propria mecca per tutti quelli che non resistono senza giocare per più di una settimana. Si tratta infatti di una serie di porte poste una di fronte all’altra in successione, in cui le squadre agganciano le proprie reti - rigorosamente portate da casa e fissate con nastro adesivo - e danno vita a una partita dietro l’altra. E alla fine, che sia vittoria o sconfitta, si ritorna insieme al pub, per bersi una birra in compagnia e commentare le giocate più entusiasmanti della partita. E chissà, magari in futuro capiterà anche di vincere un trofeo, da appendere orgogliosamente alla parete del The Gun, 235 Wells Street, Londra.